lunedì 21 aprile 2014

Mirai Nikki

(i.e. come un finale può salvare una serie)

In questo momento sto ascoltando:
Dark Souls 2 OST - Majula
(E successive)


Mirai Nikki è stato tricky è un altro anime che è riuscito a fregarmi.
Again.
Sì, perché è stato l'esempio da manuale del solito "Pensi sia bello (e simile ad Higurashi), eh? Mi spiace, in realtà non è vero, ed ormai è troppo tardi perché tu lo possa apprezzare mai appieno". Come se non fosse abbastanza, c'è stata anche un'altra fregatura, che (purtroppo) potrebbe risultare familiare a molti; io la chiamo "Premessa-fighissima-ma-che-poi-viene-sviluppata-malissimo". Come "In Time", per capirci.

La riassumo per chi non dovesse essere familiare con l'anime: Mirai Nikki tratta della battaglia fra diversi individui, sconosciuti fra di loro, che combattono per determinerare chi sarà il nuovo dio dello spazio-tempo. Ognuno dei partecipanti possiede uno speciale strumento, ossia un diario del futuro (Mirai Nikki, per l'appunto), capace di prevedere parzialmente gli eventi futuri. Sì, ho scritto parzialmente, perché l'abilità specifica di ogni diario, e gli eventi del futuro che riporta, dipende dalla personalità del possessore.

Questo è in soldoni l'incipit della storia. "Beh dai, sembra figo!"pensai alla fine del primo episodio. Peccato che bastarono i due episodi successivi a farmi capire che qualcosa non andava per il verso giusto.
Il ritmo dello show infatti è alquanto particolare, almeno rispetto a quello che mi aspettavo. Sono 26 puntate e 1 OAV, per cui pensavo che le cose sarebbero andate nice and slow: il protagonista che indaga su chi poteva essere un avversario e chi no, lo studio di una tattica per sconfiggerlo, vari giochi di alleanze per sconfiggere i favoriti... Insomma, i classici.
Peccato però che le parti interessanti sembrano come minimo rushate, e nel giro di poche puntate sappiamo praticamente tutto sulla maggior parte dei partecipanti, e anzi molti di essi sono già sconfitti. Il tutto per lasciare spazio ad episodi filler o quasi.

Lo show si riprende verso la fine, quando il protagonista decide di tirare fuori i cohones subendo un'improvvisa trasformazione da eterno indeciso / sfigato cronico a badass stratosferico. Perlomeno in quella parte si assiste effettivamente a qualche colpo di scena, e per tutto questo c'è da ringranziare uno dei personaggi (e il suo The Watcher, soprattutto).

Sul protagonista e il suo rapporto con la sua stalker/fidanzata/guardiana potrei scrivere più di quanto ho voglia, quindi mi limito a commentare, per chi è familiare con lo show, che personalmente capisco (e in molti casi appoggio) le decisioni del protagonista, che la maggior parte delle volte non è che avesse molta scelta, eh.

Ok, questo è quanto per Mirai Nikki.
Potendo tornare indietro non penso lo vedrei, ma almeno mi ha insegnato un paio di cose:
1) Il giudizio degli appassionati non è perfetto, dato che Mirai Nikki, apparentemente, per moltissimi è un ottimo anime.
2) Tutti gli anime che qualcuno paragona ad Higurashi sono discreti at the very best, e in nessunissimo caso gli si avvicinano nemmeno lontanamente (cfr. Shiki).

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