sabato 26 aprile 2014

Dark Souls (2)

In questo momento sto ascoltando:
Akiko Shikata - Buonanotte
Akiko Shikata - Arcadia 
(E altre canzoni di Turaida)

Ah. Ci siamo.
Honestly, scrivere questo post sarà un'impresa. La mia intenzione era infatti non solo quella di commentare Dark Souls 2 (cosa che potrei fare in pochissime parole), ma cercare di far capire a tutti quelli che me lo chiedono "cosa c'è di così bello". Un'impresa molto ardua, vi garantisco, dato che la maggior parte del fascino di questa saga è difficile da descrivere a parole. Ma vabbé, vediamo cosa riesco a fare.

(N.B.: Se d'ora in avanti ometto il numero dopo il titolo significa che mi riferisco alla saga)

Ciò che sta alla base della trama di Dark Souls è molto semplice, e d'altro canto è naturale dato che la trama "c'è e non c'è": il mondo sta cadendo (o più che altro, è già caduto) in rovina, e aspetta solo noi per essere salvato.
Ecco, fermi qua.
Se vi state immaginando qualcosa in stile JRPG tradizionale, fate retromarcia e cercate un altro parcheggio.
Ho detto che il mondo è in rovina, and I meant that. Dark Souls è unico nel suo genere (e non solo) per riuscire a trasmettere questa sensazione. Sarà la palette colori, sarà l'assenza di colonna sonora durante le fasi esplorative, sarà l'insieme di queste cose e altre, ma gli sviluppatori riescono a far respirare aria di rovina e desolazione ad ogni passo. Non esagero col dire che non riesco a pensare ad altri giochi con un'atmosfera così affascinante e coinvolgente.
Il tutto si riflette sul gameplay: quest'aria di mistero può anche intimorire, e questo a sua volta dovrebbe spingerci ad essere cauti, cosa per altro caldamente consigliata perché cose a cui stare attenti ce ne son fin troppe: dietro quell'angolo potrebbe esserci un burrone, quel nemico che sembra morto in realtà forse sta solo fingendo, o quello scrigno che stiamo aprendo in realtà non è ciò che sembra (dannati mimic, dovrebbero nerfare quelli).

Quest'atmosfera di mistero è supportata anche dalla trama apparentemente solo abbozzata. Da un lato è vero che le premesse sono semplici, ma dall'altro gli sviluppatori ci offrono diversi strumenti per conoscere di più il mondo. Mi riferisco soprattutto ai PnG, con cui possiamo parlare in maniera praticamente opzionale, e alla descrizione riportata negli oggetti, che di solito ha una struttura ben definita: una prima parte che illustra brevemente le caratteristiche dell'oggetto, diciamo dal punto di vista del gameplay, e un'altra che invece è di solito più criptica e affascinante, nonché a volte illuminante sul mondo o su qualche personaggio.
Probabilmente questo è un concetto difficile da capire, quindi riporto qualche esempio nella speranza di rendere la cosa più chiara. Questa per esempio è la descrizione dell'oggetto che ci permette di acquisire 1 umanità (i.e. ci permette di tornare "vivi") in DS1:

Rare tiny black sprite found on corpses.
Use to gain 1 humanity and restore a
large amount of HP.


This black sprite is called humanity, but
little is known about its true nature.
If the soul is the source of all life,
then what distinguishes the humanity
we hold within ourselves?


Un altro esempio (this is one of my personal favourites), questo da DS2:

"Stone made up of crystallized souls.
Gradually restores a large amount of HP.

A rare stone with so brilliant a shine would fetch a handsome price. 
But what value could it really have, without knowing who died to leave it behind?"

Ultimo esempio, questo per capire come le descrizioni ci possano aiutare a saperne di più sul mondo o sui personaggi. Questa è di un anello di DS2:

"A ring bearing a soldier's seal.
Increases the load that can be carried.

These rings were granted to warriors who
distinguished themselves in the service of
King Vendrick. The king favored simple
warriors who staked their every battle on
strength alone."

Potrei continuare con veramente qualunque oggetto, ma mi fermo qua.
Capito perché sopra dicevo che la trama "c'è e non c'è"? Dark Souls offre la possibilità di interessarsi o meno alla cosa: possiamo parlare con tutti i PnG e stare attenti a questi piccoli particolari, o possiamo tranquillamente ignorarli e procedere per la nostra strada falciando tutto.

Ok, quindi abbiamo un'atmosfera e una trama misteriose che si legano fra di loro in maniera eccellente. Già questa è una cosa più unica che rara, e personalmente sarebbe già abbastanza per farmi comprare qualunque capitolo della saga, ma che ne è del gameplay in sé?
Beh qua in realtà non perdo tempo, dato che mi sono dilungato già parecchio e anche perché probabilmente ne avrete già sentito parlare. Mi limito giusto a un paio di commenti veloci:
  1. La saga non è così difficile come si dice, soprattutto questo secondo capitolo l'ho trovato abbastanza facile - ad esclusione di pochi boss che sono stati però nerfati con l'ultima patch.
  2. La cosa bella di Dark Souls è che se si muore, al 95% la colpa è solo nostra. Nel restante 5% si muore perché la telecamera gioca brutti scherzi, e quelle sono le uniche volte veramente frustranti.
 Insomma, spero perlomeno di aver dato un'idea di ciò che rende questa saga così bella e particolare. Quanto al secondo capitolo, che è quello di cui volevo parlare quando ho iniziato questo post, posso solo dire che è migliore del predecessore sotto praticamente tutti i punti di vista. Davvero, non riesco a pensare ad un aspetto che fosse migliore in DS1.


tl;dr version: Dark Souls è una saga intrigante, epica e affascinante, che ha gettato le basi per un nuovo genere videoludico. Se vi piacciono il fantasy e le sfide difficili, non potete chiamarvi videogiocatori se quantomeno non lo provate. Period.

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